Nel 2025 ancora blackout? No grazie, c’è l’UPS

Nel 2025 ancora blackout? No grazie, c’è l’UPS


Non devi essere un informatico per temere un blackout con l’UPS

Non serve vivere in una sala server per aver bisogno di un gruppo di continuità. L’energia… è una questione seria.

ll gruppo di continuità (UPS) è spesso visto come una roba “da tecnici”, relegata a data center o uffici complicatissimi pieni di cavi. Ma oggi la tua casa non è poi così diversa: tra router, PC, smart TV, sistemi antifurto, domotica e magari anche un bel frigorifero pieno, un’interruzione di corrente può diventare un disastro silenzioso.

Sì, anche mentre sei in ciabatte sul divano.


1. Il tuo computer non è immortale

Ti sei mai trovato con un documento aperto, una riunione su Zoom in corso e… puff, si spegne tutto? Niente panico: se avessi un UPS sotto la scrivania, il PC resterebbe acceso per quei preziosi minuti necessari a salvare, chiudere e magari lanciare anche una breve imprecazione – ma senza danni.

E non vale solo per chi lavora da casa: anche uno studente o un gamer incallito apprezzerà la differenza tra “spegni con calma” e “spegni per sempre”.

💡 Le microinterruzioni sotto il secondo sono tra le principali cause di danni elettrici nei dispositivi domestici. Fonte: APC by Schneider


2. Nella seconda casa… il silenzio non è sempre una buona notizia

Se hai una casa al mare, in montagna o in campagna, magari ci vai solo nei weekend. Ma frigorifero, allarme, sistema d’irrigazione o termostato smart… restano sempre lì. E se la corrente va via per ore, nessuno li avverte.

Un piccolo UPS può tenere attivi questi dispositivi critici giusto il tempo di avvisarti o garantire la sicurezza base. Perché tornare e trovare un freezer tropicale non è mai piacevole.


3. La domotica non ama i blackout

Hai mai provato a riavviare tapparelle, termostato, Alexa e Wi-Fi dopo un’interruzione?

Spoiler: non è divertente. Se hai costruito una smart home, un UPS è la ciliegina sulla torta tech: mantiene alimentati i dispositivi critici anche quando il contatore fa i capricci.

E no, la ciabatta filtrata non basta. Serve energia, non solo buona volontà.

4. Quale UPS scegliere per la casa? Qualche consiglio pratico

Se stai pensando di acquistare un UPS per uso domestico, la prima cosa da fare è chiederti quali dispositivi vuoi proteggere. Vuoi solo mantenere attiva la connessione internet durante un blackout? Oppure ti serve alimentare anche il PC, la TV o un piccolo server?

In base al numero e alla tipologia di apparecchi collegati, dovrai calcolare il carico totale (in watt) e scegliere un UPS con una potenza adeguata, meglio se con un piccolo margine di sicurezza.

Anche l’autonomia è un aspetto da valutare: spesso bastano pochi minuti per salvare dati e spegnere i dispositivi in modo sicuro, ma in zone soggette a interruzioni frequenti o per case non abitate di frequente può essere utile optare per un modello con batteria più capiente.

Oggi esistono anche gruppi di continuità smart, che permettono il monitoraggio da remoto tramite app. Questo significa che puoi ricevere una notifica se salta la corrente nella tua seconda casa, controllare lo stato della batteria o anche avviare procedure automatiche per la protezione dei dispositivi collegati.

È una funzione che offre un livello di controllo e tranquillità davvero utile, soprattutto se usi l’UPS in una casa che non abiti tutto l’anno o in un ufficio non presidiato. Alcuni modelli consentono addirittura di programmare lo spegnimento ordinato dei dispositivi in caso di blackout prolungato.

L’Ups e…il rumore?

Un dettaglio spesso sottovalutato: il rumore. Alcuni UPS, soprattutto quelli economici, possono emettere ronzii costanti o attivare ventole rumorose. Se pensi di posizionarlo in salotto, in camera o accanto alla postazione di lavoro, ti consiglio di valutare modelli progettati per ambienti domestici, noti per essere silenziosi o addirittura privi di ventole. Una scelta piccola, ma che può fare la differenza nella vita quotidiana.


5. Ma serve davvero un UPS per casa?

Risposta breve: sì. Risposta lunga: dipende da cosa vuoi proteggere.

  • Per un modem + PC: 600-800 VA vanno benissimo.
  • Per NAS, impianti antifurto o gateway domotici: meglio salire a 1000-1500 VA.
  • Per seconde case: scegli UPS con AVR (corregge gli sbalzi) e batterie a lunga autonomia.

⚠️ Meglio evitare l’“ho visto quello su Amazon a 59 euro”: affidati a un tecnico per dimensionare bene il sistema.


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Conclusione: casa dolce casa (anche con la corrente che va e viene)

Un UPS domestico è come una polizza invisibile: lavora in silenzio, ma quando serve… salva la giornata. Protegge i tuoi dispositivi, ma soprattutto protegge il tuo tempo, i tuoi dati e la tua pazienza.

E quando torni nella casa al mare e trovi ancora il Wi-Fi acceso e il frigo funzionante, penserai: “E meno male che ho seguito quel consiglio!”


Multiservice Srl è la soluzione

Multiservice S.r.l., con sede a Volvera (TO), è un punto di riferimento nel settore dei gruppi di continuità (UPS), soccorritori e soluzioni energetiche avanzate. Operante in Piemonte, Liguria, Valle d’Aosta e Lombardia, l’azienda offre consulenza, vendita, assistenza tecnica e noleggio di dispositivi per garantire la continuità energetica in ambito industriale, ospedaliero e domestico.

In qualità di centro assistenza autorizzato Riello UPS, Multiservice S.r.l. fornisce servizi di riparazione e manutenzione su tutti i modelli e marche, sia presso la propria sede che direttamente presso il cliente. L’azienda si distingue per l’alta competenza tecnica, l’efficienza energetica dei prodotti offerti e l’impegno nella sostenibilità.

Per ulteriori informazioni o per richiedere un preventivo, visita il nostro sito ufficiale.

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Fonti

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